Due notizie recenti mi hanno colpito particolarmente e sono soltanto alcune delle mille sfacettature della nuova realtà.
Entrambe non fanno che riportare all’attenzione l’importanza di quella che è a mio parere la vera invenzione del secolo scorso, talmente forte da essere protagonista del primo decennio di quello nuovo: Internet.
Parlano da sole queste due notizie:
Microsoft annuncia la fine di Encarta.
Questa è clamorosa sotto due aspetti:
- sancisce l’importanza chiave di Internet come strumento per la conoscenza e la diffusione della cultura
- sottolinea il valore del paradigma di base di Internet (che molti vorrebbero tenere sotto controllo per ovvi motivi): la diffusione libera delle idee e delle informazioni.
Wikipedia, odiata e messa alla gogna da molte istituzioni, sconfigge uno dei capisaldi della “cultura di vecchia generazione” quella fatta di tomi, cd-rom (parola già diventata vecchia), di informazioni a pagamento…
Il sapere è di tutti, elargito da tutti a tutti. Presa con le dovute pinze è una chiave epocale nella storia dell’umanità.
Riallacciandosi a quanto detto prima, questa è la naturale conseguenza che molto naturale però non sembra essere ad occhi di molti (una su tutte: la proposta di legge sulla regolamentazione di Internet da parte dell’On. Carlucci).