Il mondo cambia

Lo scrivo proprio mentre ascolto la seconda delle trenta canzoni di prova del mio account su LastFM, finite le quali sarò costretto a pagare 3 euro al mese se vorrò ancora usufruire di questo rivoluzionario servizio che ha davvero cambiato il modo di godere la musica negli ultimi anni.

Dedicata a chi…

Dedicata a chi venti secondi prima delle 3.32 di lunedì 6 Aprile 2009 c’era ancora e sognava chissà quale vita, a chi ha perso i propri cari, a chi non ha più una casa, a chi scava con le mani nude tra le macerie, a chi offre il proprio letto a chi non ce l’ha più, a chi sta ancora là sotto in attesa di vedere la luce.

Internet rules!

Due notizie recenti mi hanno colpito particolarmente e sono soltanto alcune delle mille sfacettature della nuova realtà.
Entrambe non fanno che riportare all’attenzione l’importanza di quella che è a mio parere la vera invenzione del secolo scorso, talmente forte da essere protagonista del primo decennio di quello nuovo: Internet.

Tanto vero da sembrare finto

Da appassionato di mondi in miniatura (a partire dai fantasmagorici Lego) non potevo non rimanere colpito da questo progetto artistico davvero inconsueto.

Lui si chiama Keith Loutit ed evidentemente dev’essere anch’egli appassionato dei mattoncini più famosi del mondo. Perchè si è inventato un sistema per riprendere il mondo vero e farlo apparire come se fosse finto: un modellino appunto.