Simple things mi folgorò all’istante, facendomi provare emozioni nuove e intense. Uno dei dischi più “erotici” e raffinati dell’era digitale, vero must per gli amanti della musica.
When it falls era un pelino sotto ma pur sempre un capolavoro con il solito sapiente uso di voci di pregio e suoni magici, elettronici e non.
The garden invece mi ha deluso non poco perdendo molto della magia iniziale, sperimentando nuovi percorsi. Ma non sempre la sperimentazione coincide col migliorarsi, specie se la perfezione l’hai già quasi toccata.
Ahimè dai primi “pre-ascolti” temo che Yeah Ghost continui questo percorso “involutivo” di questo fantastico duo. Forse, per ora, sarebbe stata meglio una discografia al contrario.
Loro comunque rimangono sempre due pietre miliari dell’elettronica e del trip hop, grazie a due dischi memorabili che valgono una carriera.
Vi dedico una delle loro più belle tracce, dal primo ineguagliato album: