Il detto, si sa, è di quelli inflazionati però spesso lo usiamo senza renderci conto effettivamente di quanto sia veritiero.
La rete, come sempre, è una miniera d’oro di informazioni interessantissime e di esempi precisi di quello che vogliamo dimostrare.
A questo proposito riporto due casi tra i mille e mille che si potrebbero trovare per confermare nella pratica la veridicità della frase in questione.
Il primo caso è relativo alla cosiddetta pareidolia, ovvero, come riporta Wikipedia, l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.
Detto in parole povere non è altro che la dimostrazione che vediamo con il cervello e non con gli occhi per cui tendiamo a vedere quello che vogliamo vedere: disegni su Marte, l’immagine di Dio o di Cristo tra le nuvole (ma un pò dappertutto…) e così via. In realtà i profili su Marte fatti con le rocce non sono altro che… rocce, i profili di Cristo sulle nuvole non sono altro che… nuvole.
Un esempio davvero clamoroso di pareidolia è sicuramente questa foto che mi ha letteralmente lasciato di stucco:
L’immagine è tratta dal sito About.com e tutti voi sicuramente vi scorgerete il profilo di un uomo con la barba e i capelli ondulati tra l’uomo e la donna ritratti nella foto d’epoca.
In realtà guardando più attentamente la figura noterete che tra l’uomo e la donna c’è un bimbo (probabilmente il figlio) con una maglietta e un cappello bianco e nessun uomo “incollato” o disegnato sulla foto… Fantastico, vero?
Un altro esempio di “inganni del cervello” è invece quello di questo simpatico disegnatore che ci fa credere di disegnare figure ben diverse da quelle che in realtà andrà a comporre sul foglio. I soliti maniaci…
Questi simpatici esempi (ce ne sono un’infinità) dimostrano che effettivamente occorre riflettere bene prima di lasciarsi guidare dalla propria immaginazione e di non fermarsi mai alle apparenze perchè queste, appunto, spesso possono ingannare!