(al riascolto del nastro prima delle domande…)
R: Devo proprio essere commosso con lui, devono essere coinvolti con Gesù.
D: Ciao Alessio, siamo mamma e papà, come stai? Buona Pasqua a te, ai nonni, alle zie e a tutti.
R: Io mi volevo realizzare in nome di Cristo, con voi ora ne sono molto certo, trovo tutto molto semplice.
D: Ale tesoro, siamo rientrati adesso dalla messa, ti ho pensato tantissimo e ho pensato tantissimo tutti voi che state nell’aldilà, come vivete la Pasqua del Signore.
R: Siam felici, credo nel mio Signore e son felice, qui dobbiamo consolarci in lui, approvo quello che voi fate nel suo aspetto.
D: Ale amore, nella comunicazione fatta il giorno 4 Marzo, si sente una voce che non è la tua che mi dice “ricordati Mariella di completare i compiti”, non capisco quali compiti e chi è che me lo dice, tu puoi aiutarmi.
R: E’ Maria, dovresti a colei che parla, parlare di quello che ti ricordi, dovresti andare ba guardare quello che lei ha scritto, la prova voi ce l’avete già.
D: Ciccio, sono papà, oggi mentre saremo a pranzo con Imma, Tonio e gli amici, spero tanto che tu mi dia un piccolo segno della tua presenza, perché oggi è anche la giornata degli scherzi del 1° aprile, non ridere adesso amore mio, ti voglio bene. ( il segno l’abbiamo trovato come ci siamo avvicinati al tavolo a noi riservato, il numero del tavolo era il 23, numero che noi colleghiamo ad Alessio per tanti particolari motivi, uno dei quali è il numero del suo posto in cimitero, l’altro era il posto apparecchiato in più rispetto ai commensali, cosa che noi facciamo tutti i giorni da quando lui ci ha lasciato)
R: Vi voglio sereni con tutti i vostri amici, questo giorno dev’essere sempre allegro, nelle cose per favore usate sorrisi per me.
D: Ale tesoro, ci manchi tantissimo e ti vogliamo un bene immenso…….
R: Certe montagne vanno scalate assieme, il piccolo progresso risponde con amore, se esistono problemi dovrete affrontarli.
D: Grazie a te, al Signore,……
R: Ho già deciso di coronare per sempre questo momento veramente magico, quello che aspetto è il vostro rigoroso controllo, nel discorso dovrete sempre non solo rispondere alle domande, ma solo a quello che udite.